31 Mar OLTRE LE GAMBE C’È DI PIÚ… In attesa che rifiorisca lo sport!
Quando giochi per amore, passione e divertimento, il prato del campo comunale diventa il Santiago Bernabeu, le tribune dove si siedono mamma e papà si trasformano nella Kop di Anfield e il rigore che stai per battere è come quello di una finale di Champions. Chiamatelo potere dell’immaginazione o semplicemente magia del calcio…
A pensarci bene, si tratta proprio di magia: un incantesimo che nessun ostacolo può spezzare.
Il nostro calcio, quello con la borsa dell’allenamento da preparare sempre all’ultimo minuto, quello delle scarpe da pulire perché sennò il mister ci rimprovera, quello del viaggio verso il campo in sella alla bicicletta oppure in macchina insieme ad un nostro amico con papà o mamma al volante, il calcio delle ramanzine ma anche quello delle risate, delle scommesse a chi segna per primo, quello dei brividi sulla schiena e degli abbracci felici con la panchina è qui… è vivo… esiste e resiste, perché fa parte di noi!
Perché ci è entrato dentro, perché è sempre stato dentro di noi, nell’unica area di rigore in cui siamo disposti a non attaccare e non difendere: il nostro cuore. Il calcio dei nostri sogni c’è e ci sarà, saprà farci innamorare ancora una volta al primo sguardo… anzi, al primo palleggio. Perché non è una questione di gambe, non solo. Perché oltre le gambe c’è di più e noi lo sappiamo.
C’è una scuola di vita, proprio come una lunga partita, in cui a volte vai sotto nel punteggio e a volte passi in vantaggio ma l’importante è giocarsela, sempre!
C’è una lezione da imparare ogni volta che calci il pallone. C’è una squadra, una famiglia, in cui “uno” può diventare “centomila” ma non deve mai finire con l’essere “nessuno”: l’identità è importante, così come la collettività, il gruppo.
Oltre le gambe c’è la testa, c’è il rispetto verso chi sa e verso chi deve apprendere magari proprio dal buon esempio che possiamo dare. C’è il fiato, quello che a volte manca quando ci tocca fare il giro del campo ma poi lo ritroviamo subito per urlare di gioia e gridare “gooooooool”.
C’è il cuore, di chi crede nei giovani, di chi giovane lo è stato, di chi vive la gioventù e di chi quell’età pensa possa durare tutta la vita.
Il nostro calcio non ha coppe dalle grandi orecchie ma dai grandi occhi, quelli dei nostri bambini: occhi pieni di speranza, di passione, di fiducia, di magia… la stessa che nessun sortilegio può né deve frenare. Chiamiamola dunque magia o semplicemente voglia di sognare. Insieme… ancora… per sempre. Oltre le gambe, oltre l’orizzonte, verso l’infinito!